Un amazzone tanto rara, quanto in via di declino

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Un amazzone tanto rara, quanto in via di declino

 

Il genere Amazona è confinato alla regione neo-tropicale, che si estende dal Messico a nord , all’Argentina a sud.

Delle 27 specie esistenti, nove sono native delle indie Occidentali con cinque di queste e due sottospecie a rischio di estinzione o minacciate.

L'amazzone di Abaco frquentatrice della pineta a sud dell'isola

L'amazzone di Abaco frquentatrice della pineta a sud dell'isola

La cubana (amazona leucocephala) è specie politipica con 5 sottospecie riconosciute: A.l.leucocephala, Cuba; A.l.palmarum cuba occidentale e isola della Gioventù; A.l.caymanensisGran Cayman; A.l.hesterna Cayman brac e Al.bahamensis Bahamas, che negli anni addietro era presente su tutte le maggiori isole dell’arcielago.

Oggi questa sottospecie è considerata in via di estinzione e sopravvive solo sull’isola di Abaco e Great Inagua all’estremità nord e sud . Negli ultimi anni la popolazione ha cominciato a diminuire a causa della distruzione dell’habitat, al disboscamento, allo sviluppo,agli uragani , alla caccia e cattura. Il soggetto tipico si presenta molto più piccolo della nominale Amazzone di Cuba, quasi la metà di taglia, come una Amazona Albifrons saltuensis,dai colori più vivaci ed un verde del corpo intenso , con oraluture della penna che si evidenziano come se fosse squamata, il rosso del collo esteso e allargato appena sotto il becco avorio , che scende al petto e si mischia al verde del corpo.

Sul fondo calcareo del nido sono visibili due piccoli

Sul fondo calcareo del nido sono visibili due piccoli

Nel 1977 fu stimata una popolazione poco inferiore alle mille unità, ed oggi grazie ai programmi di conservazione giungono risultati positivi in crescendo.

Al contrario della popolazione che vive su Inagua e di altre sottospecie delle isole caraibiche, questa costruisce esclusivamente i nidi nelle cavità sotterranee, tale abitudine è unica di tutte le specie delle Amazzoni o dei pappagalli del Nuovo Mondo.

Dal 1985 vengono monitorate e studiata la biologia riproduttiva, purtroppo il successo sulle nidificazioni è scarso in quanto sono soggette alla predazione dei gatti selvatici .Le misure di conservazione per proteggere il suo habitat sono state attivate da tempo , poiché i numeri delle presenze sono sufficienti per mantenere la vitalità biologica.La popolazione della Amazzone di Abaco occupa una zona di pini e cedui misti di latifoglie nel sud dell’isola.

L'sola di Abaco ,a sud il grande comprensorio boschivo di pini caraibici

L'sola di Abaco ,a sud il grande comprensorio boschivo di pini caraibici

Come precedentemente accennato essi nidificano nelle cavità calcaree del sottosuolo.. I nidi variano da profondità dai 39 centimetri sino a 323 centimetri, con una media di 125 centimetri. In molti di questi, lungo le pareti vi sono sporgenze rocciose che consentono di nascondere le uova all’interno. Sul fondo solo qualche pezzo di ramo e un po’ di piumino fanno da lettiera.

I pappagalli di Abaco sono monogami,e le coppie permangono nelle vicinanze del nido anche dopo l’involo, per proteggerlo da occasionali intrusi. Depongono un'unica covata di due ed al massimo quattro uova, a fine maggio o inizio giugno. La femmina permane al nido costantemente ed il maschio provvede ad alimentarla durante il giorno, con una media di quattro volte al giorno, prevalentemente al mattino ed al tardo pomeriggio.

La mamma ed il piccolo sul fondo nido, siamo prossimi all'involo

La mamma ed il piccolo sul fondo nido, siamo prossimi all'involo

Le femmine non si allontanano dal nido se non che per una volta al dì e per non più di trenta minuti.

Le uova schiudono in momenti diversi , circa da 26 a 28 giorni dal momento che iniziata l’incubazione, e 56 – 58 giorni dopo la schiusa, tra la fine di agosto e i primi di settembre, i piccoli iniziano a risalire il nido, solo quando i genitori li incitano dall’alto della imboccatura del nido. I piccoli iniziano così i voli accompagnati dai loro genitori, e coprendo distanze considerevoli con voli circa di 300metri, si spostano al fine di procurarsi il cibo.abaco parrot

A differenza degli altri pappagalli caraibici, Le amazzoni bahamensis su Abaco hanno un basso tasso di successo riproduttivo con poco meno del 50% di uova che completano il ciclo.

Molte sono le cause : disturbo antropico con il bracconaggio dei piccoli; allagamento dei nidi durante le piogge; uova abbandonate; predazione da parte di serpenti, granchi di terra, gatti selvatici; e per quello che mi risulta dalle ultime osservazioni fatte dalla biologa Caterine Stahla, anche da parte di procioni, introdotti dall’uomo al nord dell’isola.

La maggior causa sono comunque i gatti selvatici, dove uno specifico monitoraggio ha stabilito solo il ventinove per cento delle covate sono portate a compimento . La nidificazione al suolo crea di fatto una vulnerabilità e successiva scarsa protezione dai selvatici.

Ad Ardastra Gardens, una struttura zoologica a Nassau, il Bahama Parrot ha contribuito all’allevamento in cattività, dove nel 1994 ha allevato tre piccoli ed uno nel1995, ed il Governo – Dipartimento dell’agricoltura -sta attualmente espandendo il programma di riproduzione.

La sua alimentazione, specialmente durante la stagione riproduttiva, varia da frutti , semi e fiori di circa diciotto specie presenti.

Uno scatto notturno al nido , con la presenza della mamma.

Uno scatto notturno al nido , con la presenza della mamma.

Il frutto del Guava selvatico (Tetrazygia bicolor) è ra i preferiti frutti, poi l’agrifoglio (Ilex krugiana), foglie di fico selvatico (Ficus citifolia), agrifoglio delle Bahamas (Xylosma buxzfolium), gomma (Bursera sima ruba), e poi ancora Acacia choriophilla, Metopium toxiferum, Petitia domigensis, Zamia pumilia, Ernodea littoralis, Smilax havanensis, Exotea paniculata, semi acerbi di pigne dei caraibi , che ne è la principale fonte, tanto che al sud dell’isola sorge una pineta lussureggiante.

Non mi risulta che ufficialmente siano in circolazione soggetti presso allevatori europei, certamente negli Stati Uniti , ma di fatto non sono mai state date autorizzazioni da quel Governo, per una qualsiasi motivazione per la riproduzione.

Ho solo una sottile notizia della presenza di una coppia, giunta al tempo via mare , e presente in Sicilia, purtroppo sino ad oggi non mi è dato avere alcuna conferma.

Testo Guglielmo Petrantoni

Foto Caterine Stahala,e Rolling Harbour Abaco.

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