Gli strigopodi del Genere Nestor – Nestor notabilis (Gould, 1856)

kea

Il capo di un adulto di Nestor notabilis,  dove si possono notare le sfumature di colore delle penne.

Altri nomi: Mountain parrot, Kea (GB); KEA (D)

Il termine generico deriva dal nome Psittacus nestor , dato al Kea dall’ornitologo Latham (1790) con riferimeto alla sua testa grigio-canuta. Nella mitologia greca Nestore era il famoso di Pylos in Messenia, citato nell’Iliade come il più vecchio e il più saggio tra i sovrani greci che, sotto la guida di Agamennone, assediarono Troia, e nell’Odissea quando ospitò Telemaco alla ricerca del padre Ulisse, dopo la fine della guerra di Troia. In una parola il pappagallo saggio.

            Di taglia intorno ai 46 cm. e del peso di 950 gr. circa i maschi, mentre le femmine intorno ai 780 gr. Si trova esclusivamente sui rilievi di South Island in Nuova Zelanda. Psittacide di grandi dimensioni, è caratterizzato dalla corporatura massiccia, dalla colorazione marrone e dalla mandibola superiore allungata. Le copritrici della parte inferiore dell’ala e il groppone sono rosso arancio, la parte superiore dell’ala è soffusa di azzurro turchese e la coda, corta e leggermente quadrata, ha una sfumatura verde, soffusa sulla superficie superiore, e una banda terminale scura. L’unica specie confondibile è il Kaka, che però è di una tonalità più calda di marrone, mostra un caratteristico pileo chiaro, arancio soffuso sulle copritrici auricolari e rosso cremisi sulla parte posteriore del collo e sul ventre; inoltre si trova quasi esclusivamente nelle foreste ad altitudini inferiori. Entrambe le specie hanno il sottoala tendente al rosso, visibile in volo, ma il Kea si distingue grazie alle remiganti primarie blu e alla coda blu verde. Uno dei siti migliori dove vedere il Kea è l’Arthur’s Pass, in South Island centrosettentrionale. Il Kea è molto attratto dalle automobili da cui rimuove le lame dei tergicristalli. Il posto più adatto, pertanto, è sicuramente il parcheggio vicino all’area picnic proprio di fronte alla cresta del passo.

Emette un keaaaa, calante e prolungato che termina con un trillo. Emette anche alcune note più lievi, quando interagisce con i suoi simili, e un sotto-canto dal nido. Assenti le note musicali tipiche del Kaka.

     Endemico di South Island in Nuova Zelanda (sebbene alcuni vaganti siano stati segnalati su North Island, ad esempio sui monti Tararua), e si trova prevalentemente tra i 950 m. e i 1400 m. d’altitudine in foreste e macchia subalpina. L’areale del Kea si estende dal Southland sud occidentale (ad esempio Wilmot Pass), verso nord attraverso il Fiordland National Park (ad esempio vicino a Te Anau, Homer Tunnel), Western e Southern Alps (ad esempio nel Westland National Park, Fox and Franz Josef Glaciers, Munt Cook National Park), Arthur’s Pass National Park e Craigieburn National Park, Nelson Lakes National Park e Big Bush State Forest, sui monti Seaward Kaikoura (ad esempio sul monte Manakau), nella regione del Marlborough, sui monti Richmond, fino agli altopiani circostanti il monte Cobb e la sua estremità nordoccidentale. Secondo le stime, la popolazione mondiale conta tra i 1000 e i 5000 esemplari; il fatto che i Kea tendano a convergere presso le località turistiche dà l’erronea impressione che si tratti di una specie comune. Un tempo era ritenuta responsabile della morte delle pecore e tra il 1860 e il 1970 centinaia di esemplari vennero uccisi dagli allevatori. Di conseguenza la popolazione si è quasi certamente ridotta ed è protetta per legge dal 1986; pochi gli esemplari allevati e riprodotti in cattività.   Esemplari di Kea sono stati segnalati ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 2400 m. e si trovano comunemente in prossimità di insediamenti e località turistiche. Nonostante questo, il loro habitat principale è approssimativamente sul limite della vegetazione arborea tra i 950 m. e i 1400 m. Prediligono valli racchiuse tra pendii scoscesi con foreste di faggi Nothofagus cliffortioides che, ad altitudini superiori, lasciano il posto alla macchia subalpina. Sono volatori eccezionali e capita spesso di vederne gli stormi, numerosi e appariscenti, che volteggiano sul fondovalle. Il Kea è mite, allegro e curioso.

Il Kea nella sua posa naturale a terra

Alcuni gruppi composti in prevalenza da esemplari maschi, raccolgono il cibo in prossimità dei campeggi e dei parcheggi, causando talvolta danni alle tende e alle automobili. Durante l’estate, spesso, hanno un comportamento attivo di notte. In inverno tendono a spostarsi ad altitudini inferiori al di sotto della linea delle nevi perenni, ma alcuni gruppi rimangono a cercare il cibo presso gli stabilimenti sciistici. Si nutrono di carogne, come pecore morte ma, nonostante le dicerie, non esistono prove che il Kea attacchi ed uccida le pecore sane. Si nutre sia a terra che sugli alberi, e la sua dieta prevalentemente vegetariana comprende foglie, germogli, radici, semi, bacche, boccioli e nettare (che suggono agevolmente con l’aiuto della lingua dall’apice a forma di pennello) e di alcuni insetti, scavando le radici succulente dal terreno umido o sassoso. Questa specie contribuisce probabilmente alla diffusione dei semi di piante baccifere, come il podocarpo Podocarpus nivalis. Il Kea è un animale molto socievole e condivide l’areale con i propri simili, pur mantenendo isolati i siti di nidificazione e i posatoi.

Gli uccelli che si riproducono rimangono nel raggio di un chilometro rispetto al proprio nido, ma quelli che non nidificano si allontanano molto di più e alcuni esemplari inanellati hanno coperto distanze pari a 60 km.. La coppia costituisce l’unità sociale di base, ma il Kea non è territoriale e gli stormi sono incostanti. È possibile che ogni anno appena il 10% dei maschi adulti nidifichi e talvolta si verificano episodi di accoppiamenti e visite al nido extraconiugali. Sia il legame di coppia sia la fedeltà al nido sono forti, e spesso passano diverse stagioni prima che il nido sia ultimato,che viene scavato per terra tra le redici degli alberi. Questa specie nidifica da luglio a gennaio. Depone da due a quattro uova bianche in un cunicolo o in un tronco cavo foderato di ramoscelli, foglie e licheni. Spesso il nido si trova alla base di un affioramento roccioso nella foresta, ma può trattarsi anche di un masso al di sopra della linea della vegetazione arborea. Le uova vengono deposte nell’arco di diversi giorni e la cova, di cui si occupa solo la femmina, ne dura 21-28. Durante questo periodo, il maschio rimane posato nei dintorni e procura il cibo alla sua compagna. Per i primi tempi il maschio provvede al cibo necessario anche per i piccoli, ma dopo poche settimane anche la femmina lascia il nido e contribuisce alla ricerca. I piccoli ricoperti di piume bianche mettono le penne nell’arco di 13-14 settimane e continuano ad essere nutriti da entrambi gli adulti che li accompagnano per un periodo di tempo che va dalle quattro alle sei settimane. In gennaio o febbraio, dopo la stagione della riproduzione, i Kea tendono a riunirsi in stormi più numerosi, composti anche da 50 esemplari.

Presenta testa marrone tendente al verde oliva; vertice con penne e sottili striature lineari nere; copritrici auricolari e redini marrone scuro più uniforme; penne della nuca di sfumatura leggermente più gialla, con bordo e rachide nero-bruno. Mantello e sopracaudali verde bronzato con rachidi neri e bordi a mezzaluna; dorso e groppone rosso arancio, con rachidi e punte quasi neri. Remiganti, copritrici primarie e grandi copritrici secondarie con marcata sfumatura blu turchese sul vessillo esterno (più verde sulle secondarie); vessillo interno delle remiganti primarie con barratura giallo limone. Sottoala con copritrici e ascellari rosso arancio, remiganti marrone, con barratura gialla sul vessillo interno delle primarie e barratura arancio sul vessillo interno delle secondarie interne. Penne delle parti inferiori marrone chiaro tendente al verde oliva con bordi marrone scuro. Sopraccoda verde azzurro soffuso, con vessilli interni barrati di giallo arancio e banda sub terminale quasi nera con punte più pallide; sottocoda giallo con sfumatura verde oliva e banda sub terminale scura e barratura sulle basi; sulle timoniere il rachide appuntito si estende appena oltre i vessilli. Parti nude: becco nero-bruno; cera marrone scuro, con alcune penne corte e filiformi; iride marrone scuro; zampe grigio antracite.

Il maschio è più grande e ha la mandibola superiore più lunga (in media del 12-14%) rispetto alla femmina. Il giovane ha il groppone di tonalità più gialla, cera e anello perioculare gialli, base della mandibola inferiore di tonalità pallida e zampe di un colore più pallido e tendente al giallo. Le parti nude di colore giallo assumono la colorazione definitiva dopo circa due anni nella femmina, dopo tre nel maschio.

Ala 302-330; coda 146-175; becco 43-53; tarso 45-49 (Forsaw ,1973). Nessuna variazione geografica.

A livello amatoriale è poco conosciuto, ma ben allevato nei paesi della CE.; in Italia, sebbene pochi siano gli allevatori, uno è particolarmente attivo e conoscitore di questo animale, che segue con buoni successi la loro espansione, il Sig. Ugo Brambilla: possessore di una piccola colonia, ha già riprodotto con molti sacrifici economici.

 

 

Nestor meridionalis (Gmelin,JF,1788)                                        

Altri nomi: New Zeland Kaka (GB); Kaka (D); Nestor superbe (F)

Di taglia 45 cm. e dalla distribuzione scarsa, si trova nelle foreste originarie della Nuova Zelanda, comune a livello locale e vistoso su alcune isole al largo delle coste e in alcune parti di South Island meridionale. Il Kaka ha la corporatura massiccia e il piumaggio di colore marrone scuro, è caratterizzato dal becco grosso, dal pileo chiaro, dalle copritrici auricolari arancio e dal rosso sul sottoala, sul collare posteriore e sul ventre. L’unica specie confondibile è costituita dal Kea (76) che si trova generalmente ad altitudini superiori ed esclusivamente in South Island (fanno eccezione alcuni vaganti occasionali). Il Kaka si distingue grazie al pileo pallido, al piumaggio complessivamente più scuro e di una tonalità più calda di marrone, al collare posteriore e al ventre di colore rosso e grazie al richiamo. Si verificano talvolta variazioni cromatiche a carattere individuale nella livrea, in cui le parti superiori sfumano dal marrone al color crema. In volo il Kaka sembra più grande e caratterizzato da testa e becco massicci. Spesso gli stormi vengono uditi prima di essere visti mentre volteggiano nella canopea.

            In volo emette un krraaa stridente e un fischiettio, weedle-weedle, simile a un gorgheggio liquido. Anche un richiamo choock, choc. La femmina nel nido emette talvolta un sotto-canto. E’ distribuito in Nuova Zelanda e nelle isole al largo delle coste. Questa specie è sparsa in tutto il South Island, da Stewart Island (specialmente nei dintorni di Halfmoon Bay) a sud, si spinge a nord sui rilievi occidentali, approssimativamente dal lago Hauroko attraverso Fiordland (ad esempio nella Eglington Valley, dove è relativamente comune, e intorno al monte Aspiring), Westland e monti Paparoa. Si trova anche nella valle del corso superiore del fiume Hope, nel Nelson Lakes National Park, sui monti Richmond e nella regione del Abel Tasman National Park. Nel North Island la sua presenza è limitata alle grandi distese di foreste. Pochi esemplari sono presenti anche a sud, sui monti Tararua, ed esistono alcune popolazioni isolate in altre zone, come i monti Raukumara e, forse, la penisola Coromandel. Nel North Island centrale, un numero moderato di Kaka si trova nelle distese originarie di cespugli nelle zone a sud e a nord ovest del lago Taupo, compresi i monti Ruahine (pochi), il Tongaririo National Park, i monti Kaimanawa, il Pureora Forest Park e il Urewera National Park ad est. Il Kaka si trova anche occasionalmente nel Northland. Alcune popolazioni stabili si trovano anche sulle isole al largo, ad esempio Kapiti e Little Barrier, sulle isole Hen & Chickens, Great Barrier Island, Final e Mayor. Secondo le stime la popolazione mondiale conta meno di 5000 esemplari ed è in calo a causa della predazione che colpisce prevalentemente i piccoli e le femmine nel nido (ad opera di ratti e mustelidi), della presenza delle vespe Vespula (introdotte) che, in particolare in autunno, costituiscono un concorrente nella ricerca del cibo, e della perdita e del degrado dell’habitat (dovuti, ad esempio al Tricosauro volpino Trichosurus vulpecula). Pochi gli esemplari allevati e riprodotti in cattività.

            Si trova esclusivamente nelle distese ininterrotte di foresta di Nothofagus e Podocarpus, a quote basse e intermedie, sebbene occasionalmente si introduca in giardini e frutteti, soprattutto in inverno. Il Kaka si trova normalmente tra i 450 m. e gli 850 m. in estate e ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 550 m. in inverno, sebbene ne sia stata segnalata la presenza fino a 1500 m.. Spesso si trova in coppia, ma dopo la stagione della riproduzione è possibile vedere stormi anche molto numerosi. Sono volatori eccezionali e spesso si odono gli stormi in volo al di sopra della foresta. Talvolta intraprendono spostamenti anche su lunghe distanze. Il Kaka ha un comportamento attivo a partire dalla mezzora precedente l’alba fin dopo il tramonto, momento in cui spesso si esibisce in voli rumorosi prima di posarsi nei dormitori. Spesso è attivo anche di notte. Durante il giorno si nutre silenziosamente nella canopea. Alcuni studi compiuti nella foresta di Nothofagus sulle spiagge di South Island hanno evidenziato che il Kaka in primavera trascorre gran parte del tempo nutrendosi della mielata secreta dalla cocciniglia Ultracoelostoma assimile. La mielata è meno abbondante in inverno, mentre in estate e autunno la concorrenza delle vespe la riduce ulteriormente. Anche le larve del coleottero Ochrocydus huttoni costituiscono un elemento base della dieta del Kaka, che spesso impiega notevoli quantità di tempo nel rimuovere la corteccia con il becco per estrarre i bachi. Dove gli opossum sono scarsi e il vischio (Loranthaceae) abbondante il Kaka trascorre anche il 60% del tempo nutrendosi dei suoi fiori e delle sue bacche. Altrove si nutre anche di frutti (ad esempio di Miro Podocarpus ferrugineus, germogli, semi (ad esempio di abete kauri Agathis australis), nettare (anche di albero di natale della Nuova Zelanda Metrosideros excelsa) che raccoglie con l’aiuto della lingua con l’apice a pennello e che poi sugge. Durante le ore del giorno, l’unico rumore che può tradire la presenza di esemplari di Kaka può essere quello prodotto dalla corteccia che viene staccata dal tronco e poi lasciata cadere. Il cibo viene portato al becco con l’aiuto di un piede. Su alcune isole, il Kaka è diventato molto mite e avvicinabile, tanto da mangiare in mano. Le ricerche portate a termine nel Big Bush State Park hanno dimostrato che il Kaka non si riproduce tutti gli anni. In questo caso specifico potrebbe trattarsi di una risposta alla maggiore concorrenza nella raccolta del cibo costituita dalle vespe introdotte sul territorio piuttosto che di una caratteristica propria del comportamento di questa specie. Nidifica tra novembre e gennaio, solitamente nella cavità di un tronco d’albero situata a 3-9 m. d’altezza, il cui foro d’accesso spesso viene allargato dalla coppia. Depone quattro o cinque uova di colore bianco su un fondo di segatura. La cova dura circa 24 giorni e la femmina che se ne occupa lascia il nido solo all’alba e al crepuscolo per ricevere il cibo dal maschio. Talvolta un individuo esterno alla coppia aiuta a nutrire i piccoli. I nidiacei di North Island sono coperti di piume bianche, mentre quelli di South Island sono di colore grigio. I piccoli mettono le penne nell’arco di dieci settimane, durante le quali vengono nutriti da entrambi i genitori. Si pensa che la durata media della vita di un Kaka sia di 20 anni.

Presenta vertice bianco sporco, tendente al grigio, nuca apparentemente di colore grigio quasi marrone a causa degli ampi margini sfumati di marrone; sfumatura grigio azzurra nella zona sotto l’occhio e ai lati della nuca; redini grigio marrone; copritrici auricolari con marcate infiltrazioni arancio; marrone soffuso tendente al rosso ai lati del mento. Parti superiori marrone sfumato di grigio con orli e rachidi di tonalità più scura; parte posteriore del collo rosso cremisi con punte di colore marrone e giallo e basi più scure; il mantello mostra talvolta una modesta quantità di rosso infiltrato; penne del groppone e sopracaudali di colore rosso con orlo e rachide di colore marrone. Vessillo interno delle remiganti con scanalatura rosa. Sottoala con copritrici e ascellari rosso scarlatto con punta più scura o, sulle copritrici marginali, tendente al giallo; parte inferiore delle remiganti con quattro scanalature arancio rosato cui si deve la barratura visibile in volo. Petto marrone con sfumatura verde oliva, con margine sub terminale delle penne color ruggine, punte e basi marrone di tonalità più scura. Rosso dal ventre alle sottocaudali, con margini e rachidi marrone. Coda marrone con punte più pallide e rachidi appena più lunghi dei vessilli e caratterizzati da una lieve barratura sui vessilli interni. Parti nude: becco grigio con sfumatura marrone, più massiccio rispetto a quello del Kea; cera marrone con alcune penne corte e filiformi; iride marrone scuro; zampe grigio scuro.

Il maschio è più grande ed ha il becco più lungo. Nell’immaturo la base della mandibola inferiore è di colore giallo. Ala 265-306, coda 151-190; becco 42-54; tarso 35-44.

 Due sottospecie.

            N.m. meridionalis (Gmelin,JF,1788) (South Island). Un ottimo esemplare si può osservare presso il Museo della Foi in Piacenza

            N.m. septentrionalis (Lorenz von Liburnau, 1896) (North Island) Più piccola della nominale e di tonalità molto meno vivace. Sfumatura marrone tendente al verde oliva più scura sulle parti superiori e sul petto, punte delle penne più scure. Vertice di tonalità più spenta. Collare rosso cremisi più screziato e meno vistoso.

            Nestor productus (Gould ,1836); estinto (Kaka dell’isola di Norfolk). Come la maggior parte di uccelli di quest’isola di detenuti, il Kaka venne liquidato in fretta dai colonizzatori. La sua ultima roccaforte fu costituita dall’isola di Phillip, che distava da Norfolk appena 5 Km. e aveva una superficie di appena 8 Km. di circonferenza. Sembra che si cibasse maggiormente di nettare dell’ Ibisco bianco e del Tiglio americano, osservazioni del Gould che esaminò la lingua di un soggetto di proprietà del Maggiore Anderson. L’ultimo esemplare morì in gabbia a Londra nel 1851.. Un altro stupendo esemplare giace presso il Museo ornitologico di Genova. Altro presso il Museo “La Specola” in Firenze; due a Vienna ; uno a Praga; tre a Londra ed uno ad Amsterdam.

Nestor norfolcensis (Pelzelen 1860), estinto (Kaka dell’isola di Lord Howe) l’unico esemplare si trova nella collezione Tristam a Liverpool.

Testo e stampe originali di Guglielmo Petrantoni, foto Fabrizio Comizzoli   

Bibliografia da libri originali di proprietà dell’autoreExtint birds,  Walter Rothschild, 1907; Papageien, dr.Anton Reichenow, 1887; Parrots, Prideaux J.Selby, 1836; Parrots, Junniper & Parr, 1998. 

Impaginazione grafica by GRAFOS SERVIZI GRAFICI – SAN COLOMBANO AL LAMBRO